Chiesa di San Sebastiano
La chiesa di San Sebastiano è la più suggestiva del territorio in quanto dopo la costruzione della diga Is Barrocus l’enorme falesia sulla quale è costruita è diventata una piccola isola. Questa chiesetta sull’isola caratterizza il lago e gli dà il nome: San Sebastiano. La chiesa, della quale non si conosce la data di costruzione era però in piena attività verso la fine del XVI secolo, la fine della sua attività come luogo di culto è datata a circa due secoli fa. Secondo varie fonti la cessazione delle celebrazioni è dovuta a una tragedia avvenuta durante un matrimonio in cui a causa di una disputa gli sposi caddero giù dalla rupe su cui si erge la chiesa e morirono. Sul finire degli anni ’90 del Novecento della chiesa rimaneva solo un rudere, i lavori di restauro l’hanno poi riportata alla sua forma originaria, tuttavia non è stata mai riabilitata al culto. Attualmente l’isolotto su cui si erge la chiesa è raggiungibile solo tramite imbarcazioni tuttavia lo si può ammirare comodamente percorrendo la SS.128 in direzione Nurallao.
Chiesa di San Mauro
Questo edificio di culto è ormai soltanto un rudere, la sua attività è cessata nel 1830 e da allora non è mai ripresa. Si sa con certezza che in questa chiesa venissero celebrate le feste di San Mauro, Sant’Isidoro e Sant’Antioco. Durante i lavori di consolidamento avvenuti nel 2001 sono state trovate diverse tombe all’interno dell’edificio, si sa inoltre che il terreno adiacente veniva anticamente utilizzato come cimitero; per ora non si è riusciti a stabilire una datazione precisa della chiesa.
Chiesa di Sant’Antonio
Questo edificio di grandi dimensioni doveva essere una chiesa, la sua edificazione iniziò nel XVII secolo ma non venne mai portata a termine, in particolare mancava di copertura e i campanili non vennero mai terminati. Durante l’Ottocento diventò di proprietà pubblica e si pensò di farne il palazzo della Provincia, progetto che però non venne mai portato a termine. Dopo svariati passaggi di proprietà fra privati il Comune ha nuovamente acquisito la proprietà nei primi anni ’90 del Novecento e ha eseguito i lavori di restauro, costruendo anche la copertura, che è stata poi oggetto di altri interventi anche recenti: attualmente l’edificio è il Teatro Sant’Antonio e viene utilizzato spesso anche per concerti, mostre, proiezioni e convegni.