Si tratta di un canyon che si è formato circa 23 milioni di anni fa quando il territorio era sommerso dal mare, per questo viene chiamato anche “Canale sottomarino di Corrigas” e infatti le sue pareti rocciose sono costellate di numerosissimi fossili che costituiscono una vera chicca per appassionati di geologia. Le pareti rocciose offrono anche una bellissima palestra naturale per gli appassionati di Free Climbling che giungono numerosi da vari paesi europei. Il canale è inoltre percorso da un piccolo fiume, il Rio Corrigas, che come affluente del Flumini Mannu alimenta il lago San Sebastiano; quando il lago raggiunge la sua massima portata le sue acque invadono per un lungo tratto il canyon rendendolo ancora più suggestivo. Il Canyon è percorribile a piedi e quindi si presta a fantastiche escursioni con un percorso accessibile a tutti lungo il quale si possono ammirare con un po’ di fortuna diverse specie della fauna selvatica sarda, inoltre sono presenti diversi siti archeologici fra cui sono degne di nota le Domus de Janas “Concali de Tzoppus”.
È possibile percorrere il canyon da un capo all’altro a piedi, se si parte dal paese vi si può accedere dalla strada asfaltata che porta alla chiesa di Sant’Antonio di Fadali o in alternativa da un sentiero che inizia nei pressi del Parco Asusa. Se lo si percorre tutto partendo dal paese si arriva nei pressi della Stazione Sarcidano, sulle rive del lago San Sebastiano.
N.B: nel percorso del canyon si attraversano alcuni terreni privati in cui si incontrano piccoli cancelli che possono essere facilmente aperti ma che è bene richiudere dopo il proprio passaggio come esplicitamente richiesto dai cartelli affissi dai proprietari.
Segnaliamo inoltre che è molto probabile incontrare bestiame al pascolo in alcuni di questi terreni.